mercoledì 26 marzo 2014

SCRUBBLABBRA GNAM GNAM

Sempre sul canale youtube di Carlita ho trovato quest'altra ricetta, davvero facile e funzionale, per realizzare uno stick esfoliante per le labbra che funziona davvero.

INGREDIENTI:
- 2 gr burro cacao o karitè;
- 1,8 gr cera d'api;
- 3,2 gr olio jojoba;
- 2 gr oleolito peperoncino;
- 3 gocce o.e. arancio dolce;
- 2 gocce o.e. limone;
- 1 cucchiaino abbondante zucchero bianco;
- 1 cucchiaino scarso di zucchero di canna;
- un pizzico di cannella.

Con queste dosi ci si dovrebbe riempire uno stick di quelli tipo deodorante per le ascelle. Io non ce l'avevo, ma avevo 2 vecchi stick di bottega verde, di cui uno di un pessimo contorno occhi quasi esaurito ed uno di uno solare ormai eccessivamente datato. Mi è sembrato molto carino riciclarli in questo modo.
Siccome sono piuttosto piccoli ho dimezzato le dosi sopra e li ho riempiti entrambi.
Ecco qua come sono venuti:
USO: Si passano sulle labbra e si massaggiano con le dita. Alla fine si risciacqua con acqua tiepida .....oppure.....ve lo mangiate! Però attente allo zucchero ;-)

lunedì 24 marzo 2014

DETERSIVO PER LAVASTOVIGLIE NATURALE FAI DA TE CON LIMONE E ACETO. PROBLEMI DI UTILIZZO

Esistono due diverse versioni di questo stesso prodotto.
Una che prevede l'utilizzo dei limoni interi cui vengono tolti tutti i semi. L'altra che prevede l'estrazione del succo di limone tramite centrifuga (quindi più rapida).
Da tempo ero alla ricerca di una ricetta per realizzare un detersivo per i piatti fai da te con prodotti di uso comune ed ho deciso di provare la ricetta che prevede l'uso della centrifuga sia perchè ce l'ho in casa, sia perchè temo che i residui di limone possano danneggiare la lavastoviglie.
Questo è il link dove ho trovato la ricetta . Alla fine di questo post ho parlato dei problemi che ho riscontrato con questo detersivo.

INGREDIENTI (per circa 700-800 ml di detersivo finito):
- 200 gr sale grosso o fino;
- 200 ml aceto bianco;
- 400 ml acqua anche di rubinetto;
- 3 limoni;
- CENTRIFUGA

PROCEDIMENTO:
Prendete una pentola di acciaio inox oppure smaltata (è importante altrimenti il prodotto finito la corroderà com'è successo alla mia ed ho dovuto buttare via la pentola), metteteci dentro l'acqua e portate ad ebollizione. Quando bolle aggiungete prima l'aceto e poi il sale ed attendete che si sia sciolto.
Nel frattempo lavate i limoni. Con un coltello togliete la parte con il picciolo e tagliateli in 4 spicchi. Inseriteli nella centrifuga ed estraetene il succo. Aggiungetelo al liquido bollente e fatelo bollire ancora per 15 minuti.
Trascorso questo tempo spengete il fuoco, travasate subito il liquido in un contenitore di vetro o plastica ed aspettate che si raffreddi prima di travasarlo.
Io l'ho travasato in contenitore del detersivo per i piatti riciclato.
IL DETERSIVO OTTENUTO E' FORTEMENTE ACIDO. PER CUI NON VA USATO SU MATERIALI CHE TEMONO L'ACIDITA' (Es alluminio). Vedi commento in fondo.

RISULTATI:
Vorrei evitare i toni trionfalistici perchè in questo caso io ho riscontrato un problema non di poco conto, ovvero la corrosione dell'acciaio di cui ho parlato in fondo al post.
La cosa si è verificata solo per l'acciaio più scadente e non per le pentole "buone", però è successo e le informazioni che ho reperito sul web mi hanno fatto molto riflettere.
Per il resto le stoviglie vengono molto pulite, fatto di cui mi sono sinceramente stupita. Non avrei mai creduto che semplice sale, aceto e limone avessero un così forte potere pulente! Tant'è che io, inesperta, la prima volta che l'ho realizzato, ho usato un vecchio tegamino dove ho anche fatto raffreddare il liquido. Quando sono andata a travasarlo nella bottiglia di plastica ho notato che il detersivo aveva completamente corroso il rivestimento interno del mio tegamino ed ho dovuto buttare tutto: tegamino e detersivo perchè ormai contaminato dai metalli pesanti!
Qui potete vedere come si è ridotta la mia povera pentolina

Se aguzzate un pò gli occhi si vede bene la parte "mangiata".
Per questo ho specificato di usare solo inox o pentole smaltate per produrre questo detersivo. Ed è inoltre importante, secondo me, toglierlo subito dal tegame e farlo raffreddare in un contenitore di vetro o plastica, sempre per evitare tali possibili inconvenienti.

Lo uso ormai da circa 2 settimane in modo un pò discontinuo ma i risultati sono davvero ottimi. Piatti puliti e sgrassati a fondo e totalmente inodori. L'unico problema l'ho riscontrato con l'acciaio (di cui parlerò sotto).
SI PUO' USARE ANCHE SENZA BRILLANTANTE, anche se io, ormai da anni, al posto del brillantante metto l'aceto bianco che ha la stessa funzione e non è nocivo nè per noi nè per l'ambiente.

SI PUO' USARE ANCHE PER LAVARE I PIATTI A MANO ma personalmente, per questo uso, preferisco IL MIO.


ALTERNATIVA. LA VERSIONE SENZA CENTRIFUGA E CON LA BUCCIA:
Se non avete la centrifuga o non volete usarla potete frullare i limoni con tutta la buccia direttamente in un mixer o un frullatore.
Questo il link dove ho trovato la ricetta.
Però, a mio avviso, questo detersivo lascia nella lavastoviglie troppi residui.
Per ovviare a questo problema c'è chi dice che il composto vada rifrullato una seconda volta dopo cotto.
Io non ho provato, anche perchè la versione con la centrifuga mi piace di più.
Ma vedo dai commenti che ho trovato in giro per il web che sono tutti molto soddisfatti anche di questa versione con i limoni frullati.
Se optate per quest'ultima ricordatevi di USARE RIGOROSAMENTE LIMONI NON TRATTATI.
Per la nostra versione, quella con la centrifuga, non serve perchè viene usato solo il succo, non la buccia.


DIFETTO: Ho notato che non pulisce bene  le stoviglie d'acciaio scadente (inferiori al 18/10). Resta l'alone biancastro e spesso, quando vado ad asciugarle, lasciano lo strofinaccio nero. Mi è accaduto proprio ieri con un coperchio dell'Ikea.
Sulle pentole di acciaio buono si comporta meglio (anche se non sono completamente soddisfatta) anche se ho notato che a volte rimane un alone scuro o il rigo bianco del sale all'interno.
Ho letto in questo forum che potrebbe essere colpa dell'acido acetico o, più probabilmente, della grande quantità di sale che, a contatto con acciaio scadente, lo correderebbe facendo sì che, con l'aiuto del calore dell'acqua, questo liberi nikel e altri metalli pesanti di cui è composto l'acciaio di cui è fatta la nostra pentola.
O forse è colpa della grande acidità di questo detersivo. L'acciaio non va molto d'accordo con gli acidi.
Probabilmente è proprio questo che ha rovinato la pentola nella quale ho prodotto il detersivo la prima volta.
Sul sito della Lagostina è consigliato di non lasciare mai i cibi all'interno della pentola, specialmente se vi sono sali o acidi.
Sul forum sopra segnalato consigliano di sostituire l'aceto con l'acido citrico, ma, secondo il mio personale parere, non credo che si risolverebbe il problema. Primo perchè anche l'acido citrico è un acido, Poi perchè, cercando su internet ho scoperto che il peggiore nemico dell'acciaio è il sale, tanto che l'acqua di mare (che ne ha una grossa concentrazione) è in grado di corroderlo. Penso, quindi, che forse sarebbe più opportuno ridurre la quantità di sale. Farò delle prove in futuro riducendo la quantità di aceto e sale nonchè la quantità di detersivo da inserire nella lavstoviglie (ne bastano due cucchiai). Intanto, per ora, mi limito a non lavare le stoviglie di acciaio nella lavastoviglie quando uso questo detersivo autoprodotto.
Pare invece che l'acciaio sia immune da alcun danno se si usano detersivi specifici per lavastoviglie. Questo perchè non sono acidi bensì il contrario, ovvero fortemente alcalini.
Questa vicenda mi fa molto riflettere sull'uso delle stoviglie in acciaio inox per cucinare (QUI un'altro link).....Ho sempre pensato che fosse il materiale migliore e più sicuro e invece ho scoperto che non è così.....Può rilasciare nikel, cromo ed altri metalli pesanti ed il fatto che ne rilasci quantità molto inferiori ai limiti di tollerabilità umani non mi tranquillizza affatto perchè di tali sostanze ne assumiano ogni giorno dosi massicce (penso alla inevitabile dose di smog quotidiana che mi prendo ogni giorno). Penso che ci dovrebbe essere maggiore informazione su questi argomenti, per la sicurezza di tutti.
E inevitabilmente mi viene da pensare al "vecchio " Beppe Bigazzi che odiava le pentole d'acciaio inox.......Forse non si sbagliava. Come sempre.
E voi? avete provato a produrlo? Come vi siete trovati? Consigli? Suggerimenti? Sarò lieta di ascoltarli. Perchè la lotta per un mondo più pulito passa anche da una maggiore consapevolezza delle potenzialità delle sostanze che maneggiamo.

giovedì 20 marzo 2014

LACCARLITA. LA LACCA FAI DA TE, ECOLOGICA E CHE FA BENE AI CAPELLI!

Devo dire che il blog di Carlita ed il suo canale youtube sono, per me, una miniera di informazioni. In questo periodo, in particolare, sto copiando a mani basse tutte le ricette che mi sembrano più adatte alle mie esigenze.
Tra queste mi aveva colpito particolarmente la ricetta della lacca.
Dovete sapere che io ho dei capelli davvero bastardi dentro! L'unico pregio è che sono tanti. Però non sono nè lisci nè ricci e se li asciugo con phon e via, me ne viene una massa immane che non riesco a domare neppure con la frusta....
Li ho tagliati dopo il parto e non me ne sono mai pentita, soprattutto per la comodità. Con la vita che faccio oggi non posso certo più permettermi di stare un'ora in bagno a piastrarmi i capelli. E penso che anche loro - i capelli - ne siano contenti perchè di sicuro tutti questi anni di piastra non gli hanno fatto bene.
Ho scelto un taglio piuttosto facile da accomodare anche senza spazzola. Il problema è che poi si muovono e, soprattutto dopo averci dormito, si forma l'odiato "nido di merlo"....Sicchè, per coprirlo, giù chili di lacca....
Avete mai provato a leggere l'INCI della vostra lacca e di una qualsiasi in commercio?
Io, dopo anni, ne ho avuto il coraggio: COLLA E ALCOOL PURI.
Non che questa roba faccia male - o almeno questo non vale per tutte le lacche in commercio -, ma io volevo trovare un'alternativa ecobio che avesse dei risultati soddisfacenti.

Sul web ci sono davvero tante ricette che prevedono, più o meno, tutte l'unione di acqua e zuccheri.
Tra le tante ho scelto quella proposta da Carlita anche per il profumo.
E' davvero facile realizzarla con pochi ingredienti di facile reperibilità. Carlita nella sua ricetta utilizza l'acqua di fiori d'arancio che si usa per  i dolci. Io al supermercato non l'ho trovata per cui ho messo tutta acqua ed ho aggiunto mezza fialetta di aroma di fiori d'arancio.

INGREDIENTI:
- 76 gr di acqua distillata;
- 15 gr di fruttosio (o zucchero semolato);
- 4 gr di aceto di mele;
- 5 gr di glicerina (oppure gel d'aloe);
- 1 bustina di vanillina (facoltativa);
- aroma di vaniglia e aroma di fiori d'arancio per dolci (io ho messo mezza fialetta ciascuno, ma si può dosare secondo il proprio gusto);
- 6 gocce di olio essenziale di arancio dolce;

Mescolate il fruttosio nell'acqua finchè non si sarà sciolto del tutto. Il fruttosio si trova in tutti i supermercati tra i dolcificanti oppure, se non volete comprarlo, potete prenderne un paio di bustine in qualche bar un pò più fornito.
Io preferisco il fruttosio perchè mi sembra meno appiccicoso. Inoltre mi pare che lo zucchero lasci un pò di residui sui capelli. Comunque si può usare tranquillamente anche lo zucchero semolato.
Dopodichè aggiungete la vanillina e mescolate bene. Aggiungete, quindi, l'aceto e mescolate. A questo punto io l'ho filtrata perchè la mia vanillina non si era sciolta bene (avevo una bustina un pò vecchia...) e l'acqua si era un pò intorbidita.
Ho, quindi, aggiunto la glicerina, che, essendo un pò appiccicosa, ha un leggero potere fissante e serve per "rinforzare" la nostra lacca.
Aggiungete, infine, gli aromi  a vostro gusto e l'olio essenziale di arancio dolce. Io ho messo mezza fialetta di ciascuno ma potete usare gli aromi e gli oli essenziali che vi piacciono di più nelle quantità che credete meglio (senza esagerare con gli oli....). Più se ne usano, più profumata verrà la lacca. Mescolate bene e inserite in uno spruzzino. Io ne ho usato uno delle creme solari di quest'estate riciclato.

Gli ingredienti davvero essenziali sono l'acqua, il fruttosio o lo zucchero (che servono da fissanti) e l'aceto, il resto si può omettere. L'aceto serve per dare più lucidità ai capelli che altrimenti rimarrebbero opachi, oltre che come conservante.
Io non aggiungo conservanti. Secondo me non occorrono, ci sono il fruttosio e l'aceto.

USO:
Si usa vaporizzata sui capelli come una normalissima lacca e si toglie con una spazzolata. Viene eliminata completamente con uno sciampo. L'effetto è buono e ne basta poca, inoltre sprigiona un profumino delizioso! Certo non ci si può aspettare che blocchi i capelli come una lacca normale perchè ... non contiene colla.... Comunque, con questo taglio di capelli, non ho bisogno di un prodotto molto fissante e questa, per le mie esigenze, è giusta, riesco a coprire l'odiato nido di merlo! Inoltre ha un pregio: i capelli si ungono molto di meno. E dire che io ho i capelli grassi.....
Non c'è che dire: io sono proprio soddisfatta! Piano piano cercherò di finire il mio bottiglione di lacca plasticona e poi lo eliminerò definitivamente. Con buona pace di mia cognata che fa la parrucchiera!

Evviva!!! Ora ho anche la lacca ecobio e fai da te!!!!! Ecco un altro prodotto spazzatura che non comprerò più.

mercoledì 19 marzo 2014

TONICO TIPO DIY PORE MINIMIZER

Tra le ricette di Carlita che mi piacciono di più c'è questa del tonico contro i pori dilatati, un problema che mi porto dietro sin dall'adolescenza, assieme ai brufoli.
Siccome l'infuso ce l'avevo perchè lo avevo preparato per il gel antibrufoli, ho pensato di sfruttarlo anche per questo tonico.



INGREDIENTI:
- 70 gr infuso salvia, rosmarino, menta e timo;
- gr 2 gel d'aloe vera;
- 0,50 gr acido ascorbico (io ho tritato una pasticca di vit. C da 500 mg);
- gr 10 aceto all'arancia (o comune aceto di mele);
- 10 gocce di mix di o.e. salvia, rosmarino, limone e arancia.

PROCEDIMENTO:
Preparare l'infuso facendo bollire un pò d'acqua (anche nel microonde) ed aggiungendovi le erbe. Lasciare in infusione almeno 10 minuti.
Pesato l'infuso io ho tritato la pastiglia di vit c e l'ho aggiunta all'infuso. Ho mescolato un pò e poi ho filtrato (perchè nella pastiglia residuano sostanze estranee all'acido ascorbico che non si solubilizzano).
Ho poi aggiunto il gel d'aloe e un cucchiaio di aceto d'arancia (che si fa mettendo le scorze di  arance in un barattolo e ricoprendole di aceto di mele. Vanno lasciate in infusione almeno 10 giorni. La procedura l'ho descritta in questo POST al n. 1). In alternativa si può usare semplice aceto di mele. Ho quindi aggiunto gli olii essenziali. E' pronto. L'ho messo in un contenitore di plastica di un vecchio tonico. Il profumo di erbe è, a mio parere, delizioso. Io non ho aggiunto conservante perchè per me l'aceto basta a conservarlo per un tempo sufficiente. Con queste dosi ne vengono meno di 100 gr, per cui finisce in poco tempo.
§§§
Se ne può realizzare una versione semplificata con solo infuso e aceto di mele, come ho descritto in questo POST al n.2.

USO:
Si usa come tutti i tonici imbevendo un batuffolo di cotone o un pezzetto di stoffa e passandolo sul viso. Asciugare la pelle. Il ph leggermente acido aiuta a combattere la formazione di brufoli. L'acido ascorbico ha proprietà antisettiche ed astringenti. Si acquista in farmacia in polvere oppure sottoforma di compresse (tipo Cebion) anche se più costoso.

Davvero facile, economico ed ottimo! I pori sono davvero ridotti e la mia pelle è più chiara e luminosa. Consigliato!

lunedì 17 marzo 2014

GEL ANTIBRUFOLI

Seguendo le istruzioni di Carlita nel suo VIDEO ho provato a realizzare il gel antibrufoli che sto tutt'ora testando. 





INGREDIENTI (per 100 gr prodotto):
- 30 gr infuso timo, rosmarino, salvia e menta;
- 1 gr alcool puro buogusto;
- 1 gr olio essenziale tea tree;
- 64 gr gel aloe vera;
- 4 gr niacinamide;
- 6-7 gocce estratto semi pompelmo.

Io ho diviso le dosi a metà. Ci ho riempito un barattolino di crema da 50 ml che, come test, è più che sufficiente. Il procedimento per la preparazione è piuttosto semplice. Io ho omesso la niacinamide che non avevo. L'ho ordinata in erboristeria. Quando mi arriverà proverò ad aggiungerla.

PROCEDIMENTO:
Per prima cosa ho preparato l'infuso. Ho riempito un  contenitore da microonde con circa 500 ml di acqua e l'ho messo nel micro. Al bollore ho aggiunto le mie piante (rosmarino e salvia fresche fresche direttamente dal giardino condominiale -ovviamente ben pulite!-, menta raccolta nel bosco e fatta seccare da me, timo secco comprato) e le ho lasciate in infusione per circa 10 minuti. Vedrete che il liquido piano piano si colora e sembra the, molto profumato!
Poi ho preso un bicchiere di vetro, ci ho pesato l'alcool e ci ho aggiunto l'o.e. di tea tree. L'alcool, oltre che come disinfettante per la pelle, serve anche per solubilizzare l'o.e..
Poi ho aggiunto il gel d'aloe vera (in questo periodo sto usando quello della Equilibra con cui mi trovo bene, in attesa che la mia piantina di aloe sia pronta per consentirmi di autoprodurre il gel da sola).
Ho mescolato il tutto ed ho aggiunto l'infuso amalgamandolo poco a poco con gli altri ingredienti.
Alla fine ho aggiunto l'estratto di semi di pompelmo come conservante.
Finito! Non ho aggiunto la niacinamide perchè ancora non ce l'ho e perchè volevo fare una prova senza.



PROPRIETA' DEGLI INGREDIENTI:
Le piante usate nell'infuso (timo, menta, rosmarino e salvia) hanno tutte proprietà antibatteriche, antimicrobiche e antiinfiammatorie). Io preferisco non mettere le scorze di arancio e limone nell'infuso perchè, come noto, gli oli essenziali di agrumi sono fotosensibilizzanti. L'infuso che mi è avanzato l'ho usato anche per preparare il tonico, sempre di Carlita DIY PORE MINIMIZER. Il resto l'ho congelato per i prossimi usi.
Tra le infinite proprietà dell'aloe ricordo che è astringente, sfiammante e favorisce la cicatrizzazione. Io la uso anche pura direttamente sul brufolo, ma so che ci sono persone che non la tollerano pura.
L'olio essenziale di tea tree ha note proprietà come antibrufoli.
La Niacinamide ha proprietà seboregolarizzanti ed asciuganti (per pelli con eccessiva produzione di sebo). Siccome questo è un problema che mi assilla dall'adolescenza voglio provare anche questa sostanza per testarne le proprietà.

Uso questo gel da qualche giorno e devo dire che, per ora, la mia pelle è migliorata. Ci sono meno brufoli. Ho però notato una eccessiva produzione di sebo che non sono sicura dipenda dal prodotto.  Nei prossimi giorni proverò ad usare un gel di pulizia, anzichè la saponetta, perchè ho letto che sgrassano troppo e lasciano sul viso sali insolubili che occludono la pelle (fonte: http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=19&t=31594)

EDIT 05.05.2014
Sono ormai circa 2 mesi che uso questo prodotto (che si è conservato benissimo per circa 1 mese, 1 mese e mezzo, poi ha cominciato a cambiare odore) e mi trovo benissimo!
La mia pelle sta decisamente meglio, ci sono meno brufoli e di dimensioni più ridotte. Il gel è davvero perfetto anche come base trucco per chi, come me, ha la pelle grassa, soprattutto in estate quando la nostra pelle non tollera davvero nulla....
Ho anche cambiato inter di pulizia. Ora uso la SCHIUMA DETERGENTE ed il tonico DIY PORE MINIMIZER. La struccarlita, per la mia pelle, col caldo è troppo pesante.
L'ho rifatto questo fine settimana e l'ho inserito in un vecchio contenitore con dosatore dei cristalli liquidi siliconici (lo vedete nella prima foto del post che ho rieditato), davvero molto più pratica del vasetto di crema in cui originariamente l'avevo messo. Il gel, infatti, è semiliquido e si preleva male con le dita. Purtroppo non ho ancora aggiunto la niacinamide che non ho.

RIMEDIO RAPIDO ANTIBRUFOLI:
Prendere un contagocce da 10 ml (ad es. uno vuoto degli oli essenziali pulito) e riempirlo con i seguenti ingredienti:
- 5 ml alcool puro buongusto;
- 5 ml acqua ditillata;
- 10 gc di o.e. di tea tree;
- 15 gc di o.e. di lavanda.
Si può applicare direttamente sul brufolo (e solo su quello, non su tutto il viso) picchiettandolo. Agitare prima dell'uso.

Ho sentito dire che funziona anche l'ossido di zinco, ma non l'ho mai provato.
§§§
Parlare di brufoli è sempre complicato, anche perchè qualsiasi sia il rimedio che si usa, non è detto di risolvere del tutto. Io non sono una dermatologa (anzi, mi occupo di tutt'altro!) ma, come ho già detto, i brufoli mi assillano da circa 20 anni ed tutti questi anni ho davvero provato di tutto.
Sono passata dalle creme antibiotiche e cortisoniche date dal dermatologo ai rimedi omeopatici, senza mai ottenere alcun riscontro. Ho provato vari prodotti di profumeria, erboristeria ma non ho mai trovato nulla di valido. L'unico prodotto che ha avuto qualche efficacia nel seccarmi i brufoli ed attenuarne il rossore è stato il Bio-Matifing System di Arval, però davvero molto costoso e con un INCI pessimo....(pensare quanto me ne sono spalmata....)
I miei brufoli hanno origini ormonali per cui ce li ho e me li tengo......e mi vengono ancora oggi che ho più di trent'anni......
Io cerco solo qualcosa che mi aiuti a farli asciugare prima contrastandone la formazione, senza, però, seccare troppo la pelle. Infatti se utilizzo un prodotto che secca troppo la pelle dopo ho subito l'effetto rebound: la mia pelle produce il doppio del sebo con risultati davvero disastrosi. Questo mi capitava anche con le creme che mi dava il dermatologo.
La prima cosa è l'alimentazione. Una dieta povera di grassi e zuccheri, ma ricca di fibre, è la prima cosa.
La pulizia del viso è importante, deve essere quotidiana, mattina e sera, ma non deve essere troppo aggressiva. Per cui: SI ad un gel detergente delicato e NO alla saponetta. SI ad un tonico leggermente acido da applicare sempre.
NO, ASSOLUTAMENTE NO, A SILICONI E PETROLATI!!!! Chiudono i pori della pelle impedendo la normale fuoriuscita di sebo e facilitando la formazione di punti neri e l'insorgenza di brufoli!!!!
Per cui, per prima cosa, è necessario cambiare make up, optando per trucchi minerali ed ecobio, privi di siliconi e petrolati. E, come ho potuto constatare, i fondotinta liquidi ne sono pieni!
Io, che preferisco i fondi liquidi, ho acquistato quello di Benecos al Naturasì (perchè è il primo che ho trovato) e mi sto trovando bene (io l'ho pagato circa 7-8 euro). Non è per nulla untuoso e lascia la pelle completamente asciutta. Comunque lo sto ancora provando. C'è anche la versione polvere più o meno allo stesso prezzo che io uso in estate.
Poi è necessario cambiare anche le creme viso perchè anche quelle sono piene di sta' robaccia!!! In attesa di aver imparato ad autoprodurla, io ho acquistato quella viviverde coop leggera. E' ottima ma un pò troppo grassa per me, infatti la uso solo la sera.
Ulteriori consigli antiacne, per ora, non so darne. NON SONO UNA DERMATOLOGA MA SOLO UN'AUTODIDATTA PIENA DI BRUFOLI.....Che sperimenta.... ;-)

mercoledì 12 marzo 2014

STRUCCARLITA. HO PROVATO ANCHE IO A REALIZZARLA

E questa è l'altra preparazione che ho realizzato lo scorso fine settimana: lo STRUCCARLITA, ovvero la versione ecobio del burro struccante Clinique "Take the day off" (che costa intorno ai 30 euro) ideato da Carlitadolce.
Vi segnalo il suo blog perchè è molto carino e ricco di consigli per chi voglia cimentarsi nella realizzazione di prodotti cosmetici semplici o voglia saperne di più su cosa contengono i cosmetici che acquistiamo al supermercato e nei negozi specializzati.
I suoi video sono davvero fatti bene, perchè si vede proprio tutto il procedimento per la realizzazione di un prodotto e, almeno per me che sono una principiante, vedere come si fa è davvero essenziale!
Sono inoltre pieni di consigli sulle sostituzioni delle sostanze di più difficile reperibilità.

Questo è il mio Struccarlita finito:



Per la realizzazione della ricetta potete vedere il video di Carlita, di cui ho inserito sopra il link diretto, semplice e ben fatto anche se secondo me ci sono ALCUNI AVVERTIMENTI da segnalare:

INGREDIENTI (per 50 gr di prodotto finito):
- 12 gr di acqua distillata (quella per il ferro da stiro);
- 27 gr di olio di cocco;
- 11 gr gel detergente (io ho usato quello LIDL Intimate body wash segnalato da Carlita).


PROCEDIMENTO:
pesate in una ciotolina l'olio di cocco e ponetelo a sciogliere a bagnomaria. Sarà pronto quando si è sciolto tutto. In un'altra ciotolina pesate il gel e l'acqua distillata e mescolate fino a sciogliere il tutto. Riscaldate un pò il liquido a bagno maria o al microonde e quindi versatelo nell'olio di cocco quando si sarà sciolto del tutto. Prima mescolate con un cucchiaino. Vederete che il liquido comincerà a diventare bianco. Quindi frullate con una frusta elettrica (oppure minipimer o quello che avete) finchè non sarà spumoso (circa 2 minuti). A questo punto io sono andata in paranoia perchè non si addensava! :-(
Ho pure provato ad immergere la ciotolina in una bacinella di acqua fredda ma niente! Quindi, siccome era tardi, l'ho messa in frigo e sono andata a dormire.
Quando ho riaperto il frigo il giorno dopo, con mia grande delusione, la pappetta era ancora liquida....  :-((
Che fare? Ho provato a rifrullarla, alternando una frullatina con una mescolata con il cucchiaino, e finalmente si è addensata....Ho pensato: forse è proprio come la panna, va tenuta in frigo prima di montarla altrimenti non monta...
L'ho rimessa in frigo e me la sono dimenticata per almeno un paio d'ore. Quando l'ho ripresa era soda come il burro! :-D
L'ho tolta dal frigo, travasata nel mio barattolino di crema riciclato e messo nel mio armadietto delle creme, pronta per l'uso.
Quindi:
AVVERTENZE: non aspettatevi che monti come la panna e che diventi subito sodo come il burro. Infatti, proprio come per la panna, per ottenere questa consistenza il liquido dovrà raffreddare molto ed andrà tenuto in frigo. Per cui non preoccupatevi se non addensa subito. E' normale!
Per cui, una volta data la prima frullata di due minuti va riposto in frigo.

Inizialmente volevo raddoppiare le dosi ma, più saggiamente, siccome era la prima volta che lo realizzavo, ho preferito provare prima con una piccola quantità e lo consiglio, anche perchè, per la mia pelle, la ricetta necessita di qualche aggiustatina che proverò a fare la prossima volta.

Il burro è buono. Ha un delicatissimo profumo di cocco e si scioglie immediatamente al contatto con la pelle. L'olio di cocco, infatti, diventa liquido con temperature superiori ai 20°. Ha un leggero profumino di cocco, molto gradevole ed asporta perfettamente tutto il trucco, lasciando la pelle perfettamente pulita e morbida.
Il difetto principale: A ME BRUCIA GLI OCCHI! Per cui, per gli occhi, io continuerò ad usare il mio oleolito di lavanda che è molto più delicato.
Eppure Carlita nel suo video dice che non brucia, invece a me è successo. Ho provato a struccare prima l'occhio destro con una piccola quantità di prodotto, per vedere come veniva. Il trucco è andato via tutto perfettamente però, appena quella roba mi è entrata nell'occhio, ha cominciato a bruciarmi da morire! Ho risciacquato abbondantemente ma la sensazione  è rimasta per un bel pò di tempo. Ho dovuto ricorrere ad un collirio per lavare bene l'occhio.
E' sicuramente colpa dei tensioattivi, anche perchè acqua e olio non danno fastidio agli occhi.
Forse la quantità di detergente inserita nella formula è troppa. Oppure questo detergente CIEN della Lidl non è proprio così delicato.
Controllando in etichetta ho notato che l'ingrediente principale utilizzato nella formula di questo detergente è il Sodio Lauriletere Solfato (SLES), un tensioattivo chimico non biodegradabile che può risultare irritante per la pelle. Nel detergente Cien è moderato dalla Betaina ma si vede che per me non è stato sufficiente. C'è da dire anche che la sera i miei occhi sono davvero irritati e stanchi dal lungo lavoro al PC.

Un altro piccolo difetto che ho riscontrato è che, dopo il risciacquo e l'asciugatura, la mia pelle tira un pò. Effetto, però, completamente scomparso con l'applicazione della crema idratante. Penso che la colpa sia sempre del tensioattivo forse davvero un pò troppo aggressivo.

La prossima volta proverò a realizzarne due versioni, una con una quantità più ridotta di detergente, ed una con un'altro tipo di detergente. Vorrei provare il detergente intimo della linea Viviverde Coop che mi pare, tra i tre detergenti della linea, il più delicato.
Comunque mi è sembrato giusto segnalarlo, ad uso e consumo di chi volesse provare a realizzare questo detergente che per il resto del viso è davvero valido e delicato e che anche io consiglio, perchè mi ha lasciato la pelle morbida e profumata ma allo stesso tempo perfettamente pulita.

MODO D'USO:
Prelevare una piccola noce di burro con le dita e passarla sul viso (evitando la regione oculare ;-)) massaggiando. Asportarlo nella modalità che si usa di solito (spugnetta, acqua tiepida, dischetti, panno microfibra).
Siccome dentro c'è il detergente io ho provato a risciacquarlo solo con acqua tiepida ed il risultato è ottimo.
Lascia la pelle morbida e per nulla unta.
Un'altra valida alternativa, per me, è passare sul viso un panno in microfibra inumidito.
Asciugare il viso, passare il tonico e la crema abituale.

Vi segnalo anche il video di Carlita sull'utilizzo del burro.

A presto.


Edit. 19/03/2014
Sono già dieci giorni che uso questo struccante - sempre evitando gli occhi - e mi trovo davvero bene! La sensazione che tira la pelle dopo il lavaggio è scomparsa. Dopo risciacquo sempre con un gel detergente delicato. La mia pelle sta migliorando sensibilmente giorno dopo giorno!

Edit. 15/04/2014
E' davvero fenomenale! L'ho finito tutto e mi è durato circa un mese. Per la stagione calda preferisco, però, un detergente non grasso.

lunedì 10 marzo 2014

LECITINA LIQUIDA FAI DA TE

Siccome ho in calendario la prossima realizzazione di una crema per il viso, questo fine settimana ho realizzato la LECITINA LIQUIDA ovvero l'emulsionante naturale a base di lecitina di soia e olio di girasole, davvero facile da fare.
La ricetta è di Sciannera che ha trovato il modo di riprodurre in casa l'omonimo emulsionante di AROMA ZONE, la trovate a questo LINK. Vi segnalo anche un LINK dove troverete le istruzioni per realizzare la lecitina liquida ed alcuni cconsigli su come usarla.

INGREDIENTI (per 100 gr di prodotto):
- 60 gr lecitina granulare (si trova al supermercato);
- 40 gr olio girasole.

PROCEDIMENTO:
Scaldare l'olio a bagnomaria facendo attenzione che non superi i 70°. Tritale la lecitina granaulare con un mixer riducendola in una polvere molto sottile per facilitarne lo scioglimento. Aggiungerla all'olio caldo tenendo sempre a bagnomaria continuando a mescolare. Ad un certo punto si appallerà. A questo punto, per velocizzare l'operazione, porre tutto nel microonde a potenza 300 per circa un minuto. Trascorso il tempo togliere e mescolare per facilitare lo scioglimento. Se la lecitina non si fosse sciolta del tutto rimettere nel micro alla stessa potenza e per lo stesso tempo. Al termine togliere dal micro e mescolare. Ripetere l'operazione finchè la lecitina non si sarà sciolta del tutto.
Assumerà una consistenza simile al miele ed addenserà raffreddandosi.
Non sono necessari conservanti perchè non c'è acqua.

DOSI:
Si utilizza come emulsionante nelle creme autoprodotte in percentuale dal 5 all' 8 %.
Va addizionata nella fase B (dopo aver liquefatto tutti i grassi), amalgamandola bene con un minipimer.
Se dovesse essere indurita si può scaldare un pò nel micro o a bagnomaria prima di prelevarla.
Con la lecitina liquida si ottiene un latte fluido. Se si vuole ottenere una consistenza maggiore andrà accompagnata ad un addensante (maizena, farina di semi di carrube, gomma di guar, gomma xantana ecc.) da addizionare nella fase A.
Le creme realizzate con la lecitina sono gialline, mai bianche. Ha il vantaggio di avere un odore molto meno forte della lecitina in granuli.
Si emulsiona anche a freddo per cui consente l'utilizzo degli oleoliti in fase B, ovvero nella fase grassa, che, altrimenti, andrebbero aggiunti in fase C per evitare che il calore ne faccia perdere le proprietà. Non fa la bava, a differenza della gomma xantana.

E questo è il risultato finale:



lunedì 3 marzo 2014

POMATA DI ARNICA

L'Arnica ha proprietà antitraumatiche ed antireumatiche. E' utile in particolare in caso di contusioni, distorsioni e dolori articolari in genere.
Con una bambina piccola in casa tengo sempre una pomata all'arnica perchè dall'asilo torna sempre piena di lividi sulle gambine, comunque utile anche per noi grandi.
Ovviamente non ho resistito alla tentazione di prepararla da sola....
Ho seguito la ricetta della Regina del Sapone che trovate QUI, omettendo l'olio essenziale di canfora che non avevo.

INGREDIENTI (x 2 barattoli di pomata da 50 ml):
- 80 gr oleolito di arnica;
- 12 gr cera d'api;
- 8 gr tintura di arnica;
- 30 gc olio essenziale di lavanda.

PROCEDIMENTO:
Sciogliere a bagno maria la cera con l'olio mescolando spesso e senza far scaldare troppo (non dovrebbe superare i 70°). Non appena la cera sarà sciolta togliete dal fuoco ed aggiungete la tintura e l'olio essenziale e frullate con un frullino da cappuccino per circa 2 minuti. Invasettate subito. Fate raffreddare completamente prima di chiudere il barattolo e la pomata è pronta!

Con le dosi descritte ne vengono 2 vasetti. Uno l'ho tenuto e l'altro l'ho impacchettato e regalato alla mia cara amica Elisa, che apprezza le cose autoprodotte.


Questi sotto sono la mia tintura di arnica ed il mio oleolito che ho utilizzato per realizzare la pomata. Sono entrambi rigorosamente autoprodotti secondo le ricette che trovate nei miei post che ho linkato sopra tra gli ingredienti.


Vorrei segnalare che su molti siti ho trovato che la pomata di arnica, per essere efficace, deve essere fatta partendo dalla pianta fresca, altrimenti sarebbe inefficace. Purtroppo l'arnica fresca non si trova, anche perchè specie protetta. Io l'ho trovata solo essiccata in erboristeria. Sono stata un pò in dubbio se realizzarla lo stesso perchè avevo timore che non risultasse efficace. Ho però trovato molti esempi di persone che hanno realizzato la pomata con la pianta essiccata e che si trovano comunque bene. Ho quindi deciso di realizzarla ugualmente, tanto, mal che vada, male non fa, potrebbe al più non far nulla. Ne sto tutt'ora monitorando l'efficacia.