martedì 7 gennaio 2014

TINTURA DI ARNICA

Preparato l'oleolito (in questo POST ci sono le istruzioni per realizzarlo), mi sono buttata sulla realizzazione della tintura. Anche qui ho attinto alla preziosa ricetta di Veggie che trovate QUI:
- 20 gr di arnica essiccata;
- 200 ml di solvente a 60° (ottenuto miscelando 124 ml di alcool buongusto a 95° e 76 ml di acqua distillata);

Ho inserito la pianta in un vasetto di vetro e l'ho ricoperta con il solvente preparato. Ho riposto nella mia dispensa anche questa tintura officinale dove dovrà rimanere per almeno 15 giorni. Anche questa va agitata ogni giorno per favorire il processo estrattivo. Al termine andrà strizzata e filtrata, poi riposta in un vasetto scuro con contagocce.
Eccola qua:

La tintura di arnica va usata con molta cautela. NON VA USATA SU FERITE, PELLI DELICATE COME QUELLE DEI BIMBI, SULLE MUCOSE. NON VA MAI INGERITA. Come ho spiegato nel post precedente sull'oleolito, l'arnica è, infatti, velenosa se ingerita).
SE USATA DA SOLA VA SEMPRE DILUITA IN RAPPORTO 1:5 (1 parte di tintura-5 parti di acqua). In questo modo si possono fare delle compresse da applicare sulle parti contuse o slogate.
Ad ogni modo troverete tanti utili consigli su come usare la tintura e sulle precauzioni da utilizzare QUI.

Io l'ho realizzata perchè la tintura di arnica è uno degli ingredienti principali della pomata all'arnica che intendo realizzare non appena l'oleolito e la tintura avranno terminato il processo di macerazione. L'arnica ha svariate proprietà ma è particolarmente nota come ausilio per contusioni, distorsioni, truami, lividi, distorsioni e dolori muscolo-scheletrici in genere.

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