venerdì 20 febbraio 2015

LA MIA PRIMA CREMA PER IL VISO INTERAMENTE FAI DA TE!!!!

Ciao!
E' con grande orgoglio che oggi vi posto la ricetta della mia prima crema per il viso interamente autoprodotta con ingredienti naturali. Intanto vi mostro il risultato. Eccola qua!



Sorvolo sulle regole per fare le creme in casa. Si tratta di un argomento troppo vasto ed ognuno ha le proprie teorie. Mi limito a fare alcuni brevi accenni. Se volete sapere come si realizza una crema dovrete documentarvi. Non ci si improvvisa. Sul web si trovano molti siti e blog che ne parlano. Io vi consiglio il FORUM DI LOLA, vera enciclopedia web sulla cosmesi fai da te, e il canale you tube di CARLITA, che spiega davvero bene.
Prima di arrivare a questo primo esperimento io mi sono documentata per circa un anno, anche perchè volevo cercare alternative ai prodotti di sintesi anche per i conservanti, emulsionanti e addensanti. Avendoli trovati, era venuto il momento di sperimentarli!

Farò dei brevi accenni sulle modalità di realizzazione di una crema, in modo da incuriosirvi e stimolare la ricerca anche da parte vostra.

Una crema per il viso non è altro che un'emulsione di olio/grasso in acqua per la cui realizzazione si distinguono 3 fasi, ovvero 3 diversi gruppi di ingredienti:
1) la fase acquosa (A) dove si mescolano tutti gli ingredienti a base acquosa, compreso l'addensante;
2) la fase grassa (B) dove si mescolano tutti gli oli, i burri e le cere, compreso l'emulsionante. Spesso, per la presenza di burri e cere, questi ingredienti devono essere riscaldati prima di essere aggiunti alla fase acquosa per l'emulsione.
3) la fase degli attivi da aggiungere alla fine a freddo (C). Una volta effettuata l'emulsione tra fase A e B, a composto freddo, si aggiungono questi ingredienti. Si tratta di sostanze di vario tipo con cui intendiamo arricchire la nostra crema, che temono il calore. Tra questi, ad esempio, il gel d'aloe, gli oli essenziali ma anche oli che in teoria andrebbero in fase B ma, in quanto termolabili, non possiamo aggiungerli prima che sia formata l'emulsione (ad esempio l'olio di germe di grano e di ribes nero che ho usato nella mia ricetta).

EMULSIONANTE:
Fare una crema è un procedimento abbastanza difficile perchè si tratta di emulsionare l'olio con l'acqua che in natura, come tutti sappiamo, si respingono naturalmente. Per far questo abbiamo bisogno degli emulsionanti.
E' un pò come quando facciamo la maionese. Lì il nostro emulsionante è il tuorlo d'uovo.
Nelle creme non possiamo usarlo, per cui dobbiamo orientarci su altre cose.
Gli emulsionanti sono molti. Quali scegliere?
Beh, dipende...
Io, se possibile, preferisco sempre rivolgermi alla natura e non alla chimica. Per cui ho utilizzato il LECIMIX di cui vi ho parlato in QUESTO POST. Si tratta di un composto di lecitina e olio che consente di emulsionare anche a freddo ed è piuttosto versatile. L'emulsionante viene aggiunto nella fase grassa, la fase B, nelle dosi e nelle modalità proprie del prodotto che utilizzate. Ogni prodotto, infatti, ha le proprie dosi e regole di utilizzo (ad esempio, se utilizzate un emulsionante ceroso, dovrete prima scioglierlo e quindi scaldarlo; se usate il lecimix, come ho fatto io,  non sarà necessario).

ADDENSANTE:
Per dare maggiore compattezza alla crema ho usato un addensante. L'addensante si aggiunge nella fase A. Emulsionato all'acqua, crea un gel e rende la crema più soda. Anzhe questo va usato nelle dosi e nelle modalità proprie del prodotto scelto (ad esempio la farina di semi di carrube che ho usato io va versta nella fase A e va poi riscaldata e frullata più volte). Anche qui la scelta è vasta....io ho usato la FARINA DI SEMI DI CARRUBE, addensante alimentare di cui parlerò in un prossimo post. 


Detto ciò, prima di iniziare a produrre dobbiamo metterci al nostro tavolo, con carta e penna, e scrivere la nostra formula magica....ovvero quali ingredienti inserire ed in quale quantità.
Si comincia dalla fase grassa, la fase B.
La prima cosa da fare, infatti è scegliere quali e quanti grassi inserire nella crema. Per far questo dobbiamo avere chiaro che tipo di crema vogliamo realizzare.
Ecco qui uno schema:

CREME VISO:
3-4% oil free;
5-8% creme leggere per pelli grasse;
9-10 % creme medie per pelli miste;
11-15% creme emollienti per pelli secche;

CREME CORPO:
10-15% leggere;
20% medie;
20-25% molto emollienti per pelli secche;

Per cui, ad esempio, se vogliamo realizzare una crema viso per pelle mista inseriremo il 10 % di grassi, ovvero, per 100 gr di prodotto (le dosi sono sempre calcolate su 100 gr), dovremo inserire 10 gr di grassi a nostra scelta tra oli, burri e cere.
Quali scegliere?

SCELTA DEI GRASSI:
Posto che i grassi si dividono in varie categorie (in ordine di diffondibilità: leggerissimi, leggeri, medi, pesanti, burri e cere), per avere una crema dalla texture perfetta l'ideale è inserire un rappresentante di ogni categoria, facendo prevalere quelli relativi al tipo di crema che vogliamo realizzare (ad esempio, in una crema leggera farò prevalere l'olio di jojoba rispetto al burro di karitè). Si tratta della c.d. "cascata di grassi".
E' sconsigliato realizzare creme con un solo tipo di grasso. Sarebbe un errore, ad esempio, realizzare una crema per pelli grasse con solo oli leggerissimi. Questi, infatti, seppur molto diffondibili sulla pelle (si assorbono subito e non lasciano la sensazione di unto) tendono, proprio per questa loro intrinseca diffondibilità, anche a ritornare fuori sulla pelle, creando quella sgradevole sensazione di unto sulla pelle (che molte di noi conoscono bene!). Per moderare questo effetto dovremo inserire cere e burri, in minima percentuale, perche questi, seppur più grassi, sono meno diffondibili ed impediscono l'effetto rebound sulla pelle.

Per la scelta di quali grassi usare vi mostro la tabella che ho copiato dal blog NATURA E BELLEZZA. Ce ne sono molte di tabelle come questa sul web ma questa mi sembra la più pratica perchè contiene anche l'indicazione di termolabilità del grasso.
Dovete, infatti, avere ben presente se tra i vostri grassi ce ne sono di termolabili perchè questi non potranno essere scaldati ed andranno aggiunti per forza in fase C.

Vi inserisco la lista:
OLI LEGGERISSIMI (DENSITA’ FINO A 0,900)

NOME DELL'OLIO……………DENSITA' RELATIVA (gr/cm³ o kg/dm³)
Squalane………………………………........................0,810-0,820
Otil Dodecanolo…………………………….......................…0,840
Jojoba………………………………………...........................…0,865
Dicaprilyl carbonate……………………….........................0,895
Camelina……………………………………...........................…0,900 termolabile

OLI LEGGERI (DENSITA’ DA 0,901 A 0,915)

NOME DELL'OLIO……………DENSITA' RELATIVA (gr/cm³ o kg/dm³)
Melograno…………………………...........................……0,900-0,912
Argan………………………………….............................…0,908-0,913
Broccoli………………………………………..............................0,910
Anguria…………………………………..............................……0,913 termolabile
Mandorle dolci…………………………............................……0,913 termolabile
Enotera…………………………………..............................……0,913 termolabile
Oliva………………………………………...............................….0,913
Nocciolo di Pesca………………………...........................…..0,914
Borragine………………………………….............................….0,915 termolabile
Camelia……………………………………...............................…0,915 termolabile
Macadamia…………………………………...............................0,915
Cocco………………………………………...............................…0,915
Nocciola…………………………………...............................……0,915
Nocciolo di Albicocca…………………..........................…….0,915
Palma……………………………………….................................…0,915

OLI MEDI (DA 0,916 A 0,925)

NOME DELL'OLIO……………DENSITA' RELATIVA (gr/cm³ o kg/dm³)
Arachidi…………………………………................................0,915-0,918
Baobab…………………………………................................0,915-0,919
Babassu……………………………………................................…0,916
Avocado……………………………………................................…0,918
Crusca di riso (olio di riso) …………........................………0,918
Frutto della passione………………………............................0,918
Olivello Spinoso (Argousier) ………….......................0,918-0,923
Canapa………………………………………..................................0,919 termolabile
Sesamo…………………………………................................…….0,919
Cumino……………………………………................................…..0,920 termolabile
Albicocca…………………………………................................…..0,920
Colza………………………………………..................................….0,920
Germe di mais………………………..............................……….0,920
Ottil dodecanol lattato…………….........................………….0,920
Cartamo……………………………………................................….0,921 termolabile
Girasole……………………………………................................….0,921
Germe di grano……………………….............................………0,921 termolabile
Neem………………………………………..................................….0,921
Cotone……………………………………................................…..0,923 termolabile
Kukui………………………………………..................................….0,923
Ribes nero………………………………................................……0,925 termolabile
Rosa Mosqueta………………………..............................………0,925 termolabile
Soia………………………………………..................................……0,925
Vinaccioli……………………………….................................………0,925
Zucca……………………………………..................................…….0,925

OLI PESANTI (DA 0,925 IN POI)

NOME DELL'OLIO……………DENSITA' RELATIVA (gr/cm³ o kg/dm³)
Andiroba……………………………………...............................…….0,927
Lino…………………………………………….................................…..0,929 termolabile
Caprilico Caprico Triglic. ………………….........................…….0,945
Tocoferile acetato……………………………….............................0,960
Tocoferolo……………………………………..............................……0,960
Olio di Cacao…………………………….............................………..0,960
Ricino………………………………………….................................……0,962

( questa lista è stata presa dal forum di Lola ma è stata successivamente integrata, man mano che venivano a conoscenza di nuove densità)

TABELLA DENSITA’ DEI BURRI

BURRO DENSITA’

CUPUACU 0,890
MANGO 0,900
ILLIPE 0,900
CACAO 0,900
SAL 0,900
AVOCADO 0,910
KARITE’ 0,910
MURUMURu 0,910
KOKUM 0,910
COCCO 0,915
TUCUMA 0,915

Eccovi la mia cascata di grassi (quantità espresse in grammi, per 100 gr di prodotto finito):
- Olio di Jojoba 2;
- Olio di Argan 2;
- Olio di Germe di grano 0,7  (termolabile);
- Olio di Ribes nero 1,3  (termolabile);
- Tocoferolo 0,7 (2 capsule gel);
- Burro di cocco 0,5.

RICETTA
Eccovi, infine, la ricetta della mia crema. Si tratta di una crema leggera, con il 7% di grassi. Le dosi sono per 100 gr di crema con cui ho riempito 2 vasetti:

FASE A)   
- Acqua 81 (fino a 100);
- Glicerina 3 (glicerolo);
- Farina di semi di carrube 1;

FASE B)
- Olio di Jojoba 2;
- Olio di Argan 2;
- Tocoferolo 0,7 (2 capsule gel);
- Burro di cocco 0,5;
- Lecimix 5.

FASE C)
- Gel Aloe 3
- Olio di Germe di grano 0,7;
- Olio di Ribes nero 1,3;
- Estratto di semi di pompelmo 0,6;
- 3-4 gocce di olio essenziale di lavanda.

PROCEDIMENTO:
In una ciotolina di vetro ho pesato la glicerina e la farina di semi di carrube e ve l'ho dispersa molto bene con una palettina da gelato. Ho poi aggiunto l'acqua poco alla volta avendo cura di miscelare bene il composto. L'ho poi scaldato al microonde per 10-20 secondi e gli ho dato una botta di minipimer. L'operazione va ripetuta finchè no si forma il gel. A me è bastata una sola volta.

In un'altra ciotolina più piccola ho pesato oli e burri della fase B che ho poi scaldato e mescolato bene.

Ho quindi riscaldato un pò anche la fase A (che nel frattempo si era raffreddata) e vi ho inserito dentro i grassi per poter miscelare alla stessa temperatura (anche se non ce ne sarebbe bisogno perchè il lecimix emulsiona anche a freddo, ma sono convinta che sia meglio miscelare i due composti ad una temperatura simile).
Ho dato una bella botta di minipimer (circa un paio di minuti) e...magia! L'emulsione è bell'è pronta!

Ho quindi aggiunto gli attivi della fase C ed ho mescolato ancora con una botticina di miniper. Finito!!!!

MISURAZIONE DEL PH:
Beh...non del tutto....L'ultima cosa da fare (ma certo non la meno importante!) è misurare il ph con le cartine tornasole.
E' un'operazione da fare sempre, ogni volta che prepariamo una crema, ed è molto importante. Una crema con ph troppo acido o basico rischierebbe di irritare la pelle e di stressarla.

Ecco uno schema di quanto dovrebbe essere il ph dei prodotti cosmetici
PRODOTTI VISO:
Creme: 5.5-6.0
Latte detergente: 6-7
Tonico: 4.5-5.5
Esfolianti: da 3.5-4.5
Crema contorno occhi: 6.0

PRODOTTI CORPO
Creme: 5.5
Bagnoschiuma: 5.5-6.5
Detergente intimo: 4.0-4.5
Shampoo: 4.5-5.0
Balsamo: 4.5
Deodorante: 4.0-5.0
Esfolianti: da 3.5 a 4.5

Una crema viso, quindi, dovrebbe avere un ph tra 5.5. e 6.5.. Se avete la pelle grassa, i risultati migliori li otterrete con un ph più acido, intorno al 4.5.-5.

Il ph si misura con le cartine tornasole che si acquistano on line oppure nei negozi specializzati (io, a Firenze, dopo molte ricerche le ho trovate -ad un prezzo ragionevole- nella libreria di medicina sul Viale Morgagni, dove, tra l'altro, hanno anche altre attrezzature da laboratorio tipo bacher, pipette ecc.).

Il ph della mia crema stava intorno al 4- 4,5. Un pò bassino....anche se io ho la pelle grassa.

REGOLARE IL PH:
PH TROPPO ACIDO: Se dovete alzare il ph di un punto o mezzo punto (ovvero per piccole differenze) potete preparare una soluzione satura di bicarbonato in acqua distillata e versarne una  o due gocce nella crema. Mescolate bene prima di misurare nuovamente il ph. Io ho fatto così.
Se invece la differenza è maggiore non potrete usare la soluzione di bicarbonato (perchè ce ne vorrebbe troppa e rischiereste di smollare troppo la crema). Occorre preparare una soluzione di soda caustica.
Dopo aver indossato guanti da cucina, mascherina e occhialini prottettivi, misurate 80 gr di acqua distillata e 20 grammi di soda caustica in contenitori di vetro o plastica termoresistenti, pulitissimi ed asciutti. Dopodichè versate la soda nell'acqua (MAI IL CONTRARIO perchè rischiereste una reazione esplosiva!). La soda a contatto con l'acqua sprigiona vapori irritanti ed un forte calore che porterà l'acqua quasi al bollore (ma voi sarete ben protette da guanti, mascherina e occhialini!). Aspettate che la soluzione si raffreddi, poi imbottigliatela in un contagocce cui applicherete un'etichetta ben visbile che indichi chiaramente il contenuto e la sua pericolosità e, una volta usata, la riporrete in un luogo sicuro. La soluzione non deve venire a contatto con la pelle/mucose perchè fortemente irritante. Se ciò dovesse avvenire, sciacquate immediatamente.
Utilizzate la soluzione di soda nella crema una goccia per volta, poi misurate sempre il ph e verificate se aggiungerne ancora.
2-3 gocce di soluzione di soda caustica nella crema non la rendono pericolosa nè irritante. E' il metodo ordinario per alzare il ph delle creme.

PH TROPPO BASICO:
Preparare una soluzione di acido citrico (che ormai si trova dappertutto) al 20% ed aggiungerne una goccia per volta finchè il ph non raggiunge il livello desiderato. Si può usare anche puro direttamente nella crema un granello per volta.
In alternativa si può usare acido lattico, di peggior reperibilità.

Io ho utilizzato la soluzione di bicarbonato (circa 6 gocce) ed il ph è tornato a 5-5,5. Per me è perfetto.

RISULTATO CREMA FINITA
La crema ha la consistenza di un gel, non è unta e si spande benissimo senza fare alcuna scia come si vede dalle foto sotto. Si assorbe molto bene e non ha alcun effetto rebound di untuosità sulla pelle, segno che i grassi sono ben miscelati. Nutre ed idrata senza appesantire affatto.
Direi che è più adatta per l'estate che per l'inverno perchè è un pò leggerina.







Problemi riscontrati
- Rimangono alcuni minuscoli grumetti di farina che, dopo un paio di giorni, si sono dissolti nella crema, anche se non completamente. Credo dipenda dal fatto che non ho ben disperso la farina di semi di carrube nella glicerina e forse ne ho messa troppa. La prossima volta penso di ridurre a 0,5 la quantità di farina anche perchè la crema è venuta molto soda, pure troppo.
Comunque non lascia residui di farina sulla pelle.
- Ho aggiunto troppe gocce di olio essenziale di lavanda ed è venuta troppo profumata. La prossima volta mi limiterò a 3-4.
- Forse è un pò troppo umettata. La prossima volta ridurrò la glicerina a 1 o 2 grammi e proverò ad inserire un pezzettino di cera d'api (tipo 3-4 grammi) per vedere se viene meno viscida. Comunque sulla pelle non resta appiccicosa, anzi. La pelle, dopo l'applicazione, è molto liscia. Ho inserito la glicerina perchè in dosi fino al 5% è idratante, ovvero richiama acqua dall'esterno e la rilascia sulla pelle, e perchè rende la crema più spalmabile. Ha, infatti, proprietà lubrificanti. Si può anche non mettere ma se la volete inserire dovete prendere la glicerina vegetale, anche detta glicerolo. L'altra è di derivazione petrolifera.

Nel complesso sono molto soddisfatta! Ho creato un'ottima base da poter poi modificare a mio gusto e secondo le mie esigenze con ingredienti facilmente reperibili e senza usare prodotti sintetici.
Attendo l'esito del conservante usato (estratto di semi di pompelmo) su cui nutro, per la verità, qualche dubbio. Ho in macerazione anche la tintura di benzoino (di cui vi parlerò in un prossimo post) che però non  è ancora pronta. In un altro contenitore ho, anche, la rugiada dei miei FERMENTATI, ovvero la condensa che si raccoglie sotto il tappo. Anch'essa, secondo il gruppo facebook che seguo, ha proprietà conservanti ma me ne sono completamente dimenticata....mi riservo di usarla prossimamente per testarne l'effetto.

Fatemi sapere cosa ne pensate. Ci tengo molto al vostro parere!
A presto.

1 commento:

  1. Ciao cara e benvenuta! Grazie per esserti unita al mio blog e ricambio volentieri anche se tu sei decisamente fashion....ed io, invece, non lo sono affatto...un abbraccio! Elisa

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